Passeggiando in Valtellina all'interno di un borgo o in antiche frazioni di paese, si ha come l'impressione di vivere e comprendere lo stile di vita di chi ci abita e trascorre li le proprie giornate. Tramandando gesti e tradizioni antiche, frutto dell'esperienza e dei ricordi di tempi passati, la vita all'interno di questi "piccoli mondi" passa lenta e quasi non curante del mondo al di fuori. Se, mentre si passeggia, si ha anche la fortuna di scorgere piccoli dettagli di quotidianità, una nonna che fila la lana o un contadino con il latte appena munto per esempio, allora la passeggiata si trasforma magicamente in un percorso alla ricerca di altri piccoli gesti o momenti che sembrano venire da luoghi troppo lontani nel tempo. Forse è stata questa l'ispirazione per il primo ciclo di murales che Alcide Pancot ha riprodotto in contrada Santa Maria in Aprica i quali hanno come soggetto proprio le antiche tradizioni e i vecchi mestieri.  Murales che, anche grazie agli altri due percorsi proposti in contrada San Pietro e Dosso, i quali hanno come soggetti la fauna e la flora alpina, sono valsi la menzione ad Aprica di paese dipinto della Valtellina.  Ma allora mi chiedo, perché non abbandonarsi in questo mondo magico?