Pizzoccheri a regola d'arte, per portare in casa un po' di Valtellina

Nostalgia di Aprica? Per ora gli spostamenti sono limitati e ancora non potete venire a trovarci, però c'è un modo per portare nelle vostre case un pezzetto di Valtellina: in cucina, con le nostre specialità tradizionali. Con gli ingredienti giusti e un po' di pazienza potrete ricreare il gusto della Valtellina, in attesa di sederci di nuovo a tavola insieme ad Aprica. Pronti a mettervi ai fornelli?

Non possiamo che iniziare dal re della gastronomia locale: il pizzocchero. È un piatto che in Valtellina prendiamo decisamente sul serio: a Teglio è stata fondata l'Accademia del Pizzocchero per custodire e far conoscere la ricetta storica, ogni famiglia ha la sua variante con i segreti tramandati dalle nonne e i pizzoccheri sono sempre un'opzione per il pranzo della domenica.

D'altra parte questo piatto accompagna la storia della Valtellina da secoli: le prime testimonianze “ufficiali” sui pizzoccheri risalgono al Settecento e fanno già riferimento ad una tradizione delle famiglie contadine. Certo il piatto era più povero della versione attuale, ma gli ingredienti principali c'erano già tutti: tagliatelle di grano saraceno, patate, verze (oppure anche coste o fagiolini, a seconda della stagione) e formaggio. Il burro era un condimento “da ricchi”, riservato ai giorni di festa, quindi molte famiglie utilizzavano lo strutto al suo posto. 

Nel tempo si è poi arrivati alla ricetta attuale: secondo le ricerche dell'Accademia, ne parla per la prima volta il medico condotto di Teglio Bartolommeo Besta nell'Ottocento, descrivendo in pratica il piatto che prepariamo ancora oggi. E seguendo passo passo il nostro video non sarà difficile mettere in tavola i pizzoccheri in puro stile Valtellina, “scarrellati” al momento e pronti da gustare in compagnia, ovviamente accompagnati da un vino rosso dei nostri vigneti.

Per non perdere il filo, ecco qui la ricetta dell'Accademia del Pizzocchero.

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 g di farina di grano saraceno;
  • 100 g di farina bianca;
  • 200 g di burro;
  • 250 g di formaggio Valtellina Casera DOP;
  • 150 g di formaggio grana da grattugia;
  • 200 g di verze;
  • 250 g di patate;
  • uno spicchio di aglio;
  • pepe.

Mescolare le due farine, impastarle con acqua e lavorare per circa 5 minuti. Con il mattarello tirare la sfoglia fino ad uno spessore di 2-3 mm, poi ricavare delle fasce di 7-8 cm. Sovrapporre le fasce e tagliarle nel senso della larghezza, ottenendo delle tagliatelle larghe circa mezzo centimetro.

Cuocere le verdure in acqua salata, le verze a piccoli pezzi e le patate a tocchetti. Unire i pizzoccheri dopo 5 minuti.

Dopo una decina di minuti raccogliere i pizzoccheri con la schiumarola e versarne una parte in una teglia ben calda, cospargere con formaggio grana grattugiato e Valtellina Casera DOP a scaglie, proseguire alternando pizzoccheri e formaggio.

Friggere il burro con l’aglio lasciandolo colorire per bene, prima di versarlo sui pizzoccheri. Senza mescolare, servire i pizzoccheri bollenti con una macinata di pepe.

Se leggendo vi è venuta fame, non possiamo biasimarvi: la cucina valtellinese fa questo effetto!