Una polenta con una marcia in più: la taragna

Condivide alcuni ingredienti con “re pizzocchero”, ma ha una personalità tutta sua. E pure spiccata: la polenta taragna valtellinese è un altro piatto forte della cucina del territorio, che porta in tavola tutti i sapori più caratteristici della Valle.

Come tante altre specialità locali, la taragna nasce dalla tradizione contadina e un tempo era un piatto più “rustico” dell'attuale. In origine infatti si utilizzava esclusivamente la farina di grano saraceno, ottenendo una polenta “nera” nutriente ma dal gusto molto spiccato. 

Con il tempo nella ricetta è entrata anche una parte di farina di mais, che rende la taragna più dolce e morbida. In base alla proporzione fra le due farine si ottengono sapori e consistenze diverse: ogni ristoratore, anzi, praticamente ogni famiglia valtellinese ha la sua versione. Il grano saraceno è sempre prevalente, ma la quantità di farina di mais può cambiare e anche voi con un po' di pratica potrete calibrarla in base ai vostri gusti.

Non è un piatto difficile da preparare, ma su alcuni elementi non si può sgarrare. La taragna va cotta rigorosamente in un paiolo di rame o di ghisa, mescolandola con costanza. In dialetto valtellinese mescolare si dice “tarare” e il bastone di legno usato per girare la polenta si chiama “tarai”, e qui si capisce da dove derivi il nome di questa specialità. 

I fornelli di casa vanno benissimo, anche se la polenta cotta sul fuoco di legna delle vecchie cucine economiche - come nel video pubblicato sui nostri canali social – ha un gusto davvero speciale

Per ottenere il vero sapore valtellinese sono fondamentali i condimenti: burro di qualità – l'ideale è quello prodotto in alpeggio - e formaggio Valtellina Casera Dop.

Pronti a mettervi all’opera? Ecco qui il riassunto della ricetta, con le dosi per 4 persone.

Vi servono:

  • 400 gr. di farina di grano saraceno

  • 150 gr. di farina gialla

  • 400 gr. di burro d'alpe

  • 800 gr. di formaggio Valtellina Casera DOP

  • 2 litri d'acqua

  • sale

Portate l’acqua a ebollizione nel paiolo e salatela. Aggiungete le farine a pioggia, mescolando con una frusta per evitare che si formino grumi. Passate poi al “tarai” o ad un cucchiaio di legno e continuate a mescolare di frequente. La polenta deve cuocere per circa un'ora, a fuoco medio, finché mescolandola si stacca dai bordi del paiolo. A quel punto, senza toglierla dal fuoco, aggiungete il burro e rimestate per farlo sciogliere bene, poi aggiungete il formaggio. Un'ultima mescolata per distribuire bene il formaggio e la taragna è pronta: versatela su un bel tagliere e servitela immediatamente.

L'abbinamento perfetto? Salumi o salsicce... e naturalmente un bel bicchiere di vino rosso valtellinese!